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  • Autore: ALFONSO
  • Categoria: Racconti gay
NUDISTA E GAY - quarta parte - Fosso Ghiaia (Ravenna) - Umbria Trasgressiva
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NUDISTA E GAY - quarta parte - Fosso Ghiaia (Ravenna) - Umbria Trasgressiva

Allora me ne sono andato, ho gettato le scatole vuote della pizza e del vino in un cassonetto per la carta e sono tornato al camping. C'era una puzza di fumo infernale, mi sono avvicinato alla mia tenda, e ho incontrato il pescarese che si stava cuocendo delle braciole su una griglia artigianale. Seduto, ma stavolta almeno coi bermuda, mi ha nuovamente salutato con invadenza.
- Hey Alfonso, come va, vuoi favorire? Ho anche due casse di birra che non aspettano altro che essere svuotate. Dài fammi compagnia, sei l'unico che conosco...
Ero così depresso e mezzo brillo che ho accettato. Dopotutto era gentile e io ero solo come un cane. Aggiunte alla pizza e al litro di vino che mi ero già scolato, una braciolazza, una prima birra e poi una seconda mi hanno fatto decisamente partire. Lui parlava, parlava, mi raccontava delle sue sfighe in modo ironico e io ridevo, ridevo. In fondo, avevamo molte cose in comune e soprattutto, come ha confessato alla fine, l'essere tutti e due gay dilettanti e maldestri. Complice l'alcool, a un certo punto trovavo Ettore addirittura attraente, se non altro per la sua simpatia. Osservavo la sua pelle olivastra, la sua bocca, i suoi denti bianchi e regolari, e naturalmente spiavo i suoi genitali sotto i bermuda. Fantasticavo ad occhi chiusi su noi due nudi che ripetevamo le gesta dei tizi che avevo visto prima: "Limonavamo dentro la mia tenda, Ettore si stendeva sul mio sacco a pelo e io gli facevo un pompino delizioso. Poi, appena lui aveva sborrato, si alzava, si metteva cagnolino, e cominciava a spompinare me che ero piegato sulle ginocchia...".
Tuttavia, malgrado l'ebbrezza, non volevo assolutamente ripetere l'errore del giorno prima, per cui non ho incoraggiato nessun approccio e lui correttamente ha fatto altrettanto.
Ci siamo augurati la buonanotte, lui è entrato nella sua roulotte e io nella mia tenda. Ubriaco e con la pancia gonfia, mi sono addormentato all'istante sognando le immagini dei due giovani visti poche ore prima, fino a quando mi sono svegliato di soprassalto perchè mi veniva da vomitare.
Sono corso verso il bagno pubblico, ma, prima che c'arrivassi, ho dato di stomaco sull'erba, proprio vicino alla roulotte di Ettore.
Senza che gli avessi detto niente, si è precipitato per vedere come stavo e mi ha aiutato a pulire per terra.
- Mi spiace, spero che non siano state le mie braciole...
- Noo... è che ho fatto un mischione tra vino e birra, ma ora va meglio.
- Senti, ti va una camomilla calda? E' un toccasana per lo stomaco e aiuta a prendere sonno...
Temevo che fosse una trappola e non avevo nessuna voglia di fare sesso.
- Ti ringrazio, ma forse è meglio che...
- Ho capito, hai paura che ti faccia delle avances. Tranquillo, non è il mio stile, e poi sono basso e senza muscoli... con un CAZZOTTO mi stenderesti. Ooops, pardon, volevo dire con un PUGNO mi stenderesti. Meglio evitare equivoci...

CONTINUA

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